Un manifesto per l'Europa, presentazione a Roma

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images/stories/cimg7526.jpgIeri, 2 ottobre, presso la Sala della Promoteca del Campidoglio, a Roma ha avuto luogo la presentazione del libro “Per l’Europa!Manifesto per una rivoluzione post-nazionale in Europa” dei deputati del Parlamento Europeo Daniel Cohn-Bendit (Verdi europei) e Guy Verhofstadt (Alleanza dei Democratici e del Liberali per l’Europa).

 


La sorpresa è stata l’inaspettato arrivo del Premier Mario Monti, che ha offerto un colpo di scena all’incontro. Questa apparizione si può interpretare come la conferma della fedeltà dell’Italia alle proprie idee d’Europa (infatti, in questo luogo più di 50 anni fa, è stato firmato il primo trattato del’UE). Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno che era presente alla manifestazione, “si è dichiarato per l'unità”. Erano presenti, fra gli altri, il leader di Italia dei valori, Antonio di Pietro.

Louis Godart, Consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico, che ha aperto la presentazione, ha sottolineato che il libro è un manifesto appassionato per l’unità europea, sulla base di un dato di fatto: l’Europa trema sui suoi pilastri, e nessuna azione è promossa con la decisione adeguata. L’unica risposta possibile a questo contesto è il confronto degli stati-nazione verso una Europa federale. Tema, questo, urgente e prioritario.

Successivamente, sono intervenuti i due autori del libro, a cominciare da Guy Verhofstadt. Le sue parole hanno difeso un libro “nato dalla rabbia e frustrazione contro quelli che dicono che l’origine della crisi è la stessa Unione Europea. L’origine, infatti, è una crisi politica profonda (…), l’incapacità di fare un passo decisivo verso un’Europa federale”. “In tre anni di crisi, sono state adottate solo delle misure per proteggere gli interessi nazionali, e questo ha aggravato la crisi”.
G. Verhofstadt ha alluso alla mancanza di coraggio: “bisogna capire che l’euro non può sopravvivere senza la creazione di una vera federazione europea; (…) che l’Europa federale è l’unica via per recuperare la sovranità (…) e devono essere i cittadini a decidere il proprio futuro”.images/stories/cimg7518.jpg

Infine, con un tono molto rilassato e amichevole, Daniel Cohn-Bendit. Egli ha sottolineato l’impegno del libro tra due pensieri (ecologismo e liberalismo). Un particolare molto importante secondo Cohn-Bendit: “dentro la globalizzazione, dobbiamo andare al di là degli stati nazionali per diventare qualcosa nel mondo dei domani. Allora, appelliamoci all’unità, come unica via possibile.

Anche il premier Mario Monti è stato invitato a intervenire, e ha iniziato il suo discorso con una speranza: “I progressi dell’Italia sulle riforme strutturali, testimoniate anche dalla Commissione europea, sono il frutto delle decisioni del governo, ma sono anche merito dell’Unione Europea e del ruolo svolto dalla Germania”, e “vanno fatti passi avanti verso cessione volontarie e simmetriche di sovranità”, però ancora abbiamo bisogno d’una prospettiva a lungo periodo. Il Presidente del Consiglio ha infine dichiarato che occorre promuovere più dibatti politici perche manca il dialogo, la trasparenza, e la pedagogia.