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UN MEMORANDUM DEL CIME RIVOLTO ALLE FORZE POLITICHE IN CAMPAGNA ELETTORALE

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Il Consiglio di Presidenza del Movimento Europeo – Italia ha elaborato ed approvato un memorandum in vista delle elezioni nazionali del 24-25 febbraio. Con tale documento si chiede alle forze politiche che si candidano a governare il Paese fino al 2018, di assumere alcuni impegni precisi relativi, sia ad una politica per un Italia più europea, sia per un Europa democratica e solidale.

 

 

L’articolato documento è, inoltre, basato sull’affermazione preliminare di quattro principi generali a cui dovrebbero conformarsi le proposte dei diversi partiti per essere credibili (1- la definizione degli elementi essenziali dei loro progetti di politica europea, 2- la specificazione dei risultati cui s'intende pervenire; 3 - i tempi previsti per la loro realizzazione, 4 - le modalità che si intendono perseguire per garantire una costante valutazione pubblica delle azioni del governo e del Parlamento).

Tra le politiche necessarie per rendere l’Italia più europea il CIME nel Memorandum si ricorda, in particolare:


- la costante e puntuale denuncia di qualsiasi tendenza populista di ottusa ostilità verso la soluzione sovranazionale della crisi, che rischiano di frenare o addirittura bloccare l’indispensabile rilancio del progetto di un’Europa democratica e solidale provocando gravi danni agli interessi del nostro Paese.


- il rilancio della crescita e dell’occupazione che pur rispettando l'obiettivo del risanamento finanziario, consentano uno sviluppo equilibrato e sostenibile dell'economia, basato su fattori di sviluppo reale e non affidato alle regole del mercato e alla finanza internazionale;


- misure straordinarie per ridurre drasticamente la disoccupazione, in particolare quella giovanile.
- lotta alla piaga della criminalità organizzata in una dimensione che tenga conto della sua espansione internazionale oltre allo sradicamento del fenomeno delle frodi comunitarie e della corruzione;


- l’elaborazione e l’adozione di una legge sulla cittadinanza che abbia al suo centro il principio della residenza, nonché l’adozione di norme - coerenti con il quadro europeo - per i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo;


- l’adozione di regole di comportamento giuridicamente rilevanti per introdurre in Italia la cultura della trasparenza, della consultazione e del dialogo strutturato tra i poteri pubblici e la società civile, nel quadro dei principi della buona amministrazione sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;


- il recepimento rapido e puntuale della normativa europea

Tra gli obiettivi che il futuro Parlamento e Governo italiano dovranno invece perseguire per concorrere alla costruzione di un Europa più democratica e solidale, vengono tra l’altro elencati:


- La richiesta di indicazione espressa - all’interno delle diverse famiglie politiche europee - dei candidati/le candidate a Presidente della Commissione europea e Alto rappresentante della Politica estera, in vista delle elezioni per il nuovo Parlamento Europeo e della designazione della prossima Commissione da parte del Consiglio europeo.


- L’adozione da parte del Parlamento italiano una mozione circostanziata che impegni il governo ad assumere una posizione coerente con la tradizione federalista del nostro Paese, in vista del vertice europeo del 28-29 giugno, dedicato al consolidamento dell’unione economica e monetaria. Proponendo quindi la convocazione di una Convenzione in base all'articolo 48 del Trattato di Lisbona con il mandato di decidere quali cessioni sostanziali di sovranità sono indispensabili per sviluppare politiche a dimensione europea. Il Movimento europeo propone a questo scopo che il prossimo Parlamento italiano promuova inoltre, la convocazione di “assise interparlamentari sull’avvenire dell’Europa” con il compito di adottare un progetto di mandato per la Convenzione sulla riforma dell'Unione europea.


- Una preparazione delle elezioni europee in cui le forze politiche indichino anche agli elettori se esse intendono far eleggere deputati che s'impegnino a svolgere un ruolo costituente e che dedichino alla dimensione europea un impegno totale durante tutti i cinque anni della prossima legislatura europea. In questo contesto e al fine di rafforzare il legame fra gli eletti e gli elettori, il Movimento europeo chiede al Parlamento italiano anche di cogliere l’occasione della revisione della legge elettorale per la Camera e il Senato per modificare pure le norme italiane per l’elezione dei deputati europei, riducendo la dimensione dei collegi elettorali e il livello della soglia di sbarramento.


- La necessità di cogliere a pieno l’occasione del semestre di Presidenza italiano del Consiglio dell’UE (seconda metà 2014) per portare avanti una serie di priorità politiche precise, tra cui: l’aumentare le risorse finanziarie dell’Unione per dare all’Unione gli strumenti necessarie alla realizzazione di politiche di garanzia di beni comuni a dimensione europea, la valorizzazione di proposte di atti legislativi europei scaturiti da iniziative europee dei cittadini, l’implementazione di una vera politica europea della sicurezza e della difesa, la convocazione di una conferenza diplomatica in vista della creazione di una nuova forma di Comunità Euro-Mediterranea, l’accelerazione del processo di integrazione nel settore degli affari interni e di giustizia nel quadro del programma di Stoccolma, l’adozione di norme sulla non-discriminazione, la dimensione sociale e i servizi di interesse generale, la affermazione puntuale del principio di reciprocità sostanziale nei rapporti tra Stati e imprese, nonché nei rapporti tra gli Stati membri e gli Stati terzi, il forte sostegno al contrasto del fenomeno della contraffazione che porta al commercio di merci oggetto di dumping sociale e potenzialmente nocive per la salute dei consumatori europei, il rilancio delle politiche europee per la realizzazione degli Obiettivi del Millennio.

La versione integrale del Memorandum:

icon Memorandum indirizzato alle forze politiche in vista delle elezioni 2013

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