Newsletter 15 Gennaio/2024 - PILLOLE D'EUROPA

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COMBATTIAMO LA DIS-INFORMAZIONE SULL'EUROPA CON LA CONOSCENZA

Qualcuno dice che l'Europa sarebbe governata dai burocrati. Forse perché non conosce bene come funzionano le istituzioni.

Gli atti normativi europei si dividono in tre categorie essenziali.

1) Ci sono le leggi europee (direttive o regolamenti) che sono adottate dal legislatore europeo (Parlamento europeo e Consiglio dei Ministri) nel 90 % dei casi di comune accordo (= codecisione). Da quando si è applicata la codecisione tra PE e Consiglio (1993) sono state adottate circa 5.000 leggi europee (da comparare alle circa 50.000 leggi italiane contrariamente a quanto pretende Tremonti) di cui 4.500 hanno richiesto l’accordo dei parlamentari europei eletti a suffragio universale. Le restanti 500 leggi sono state adottate dai 27 Ministri nazionali legittimati dai rispettivi governi dei 27 Stati membri.  Esempi di leggi europee sono quella sui limiti dell’inquinamento atmosferico vale a dire la quantità massima di anidride carbonica diffusa dalle automobili, il programma Erasmus che permette agli studenti europei di vedersi riconoscere gli esami sostenuti nelle Università di altri Stati membri, nonché il Next Generation EU di circa 750 miliardi di Euro. 

2) La seconda categoria è costituita dagli atti delegati equivalenti ai decreti legislativi nazionali che la Commissione europea può adottare con l’accordo tacito o esplicito del Parlamento europeo e del Consiglio. Ne vengono adottati circa 200/300 ogni anno (per esempio la lista delle compagnie aeree che danno garanzia di sicurezza per i loro aerei).

3) Infine c’è la categoria degli atti esecutivi (equivalenti ai decreti ministeriali nazionali) che la Commissione può adottare solo se trova una maggioranza qualificata dei rappresentanti degli Stati membri (per esempio per adottare il divieto o l’autorizzazione del fosfato di sodio, oppure per adottare le sovvenzioni ai produttori agricoli).  Quindi i burocrati della Commissione europea non possono adottare nulla che non riceva l’accordo del PE o dei rappresentanti legittimati degli Stati membri.

Paolo Ponzano