IL CONGRESSO DEL MOVIMENTO EUROPEO ELEGGE I NUOVI ORGANI DIRIGENTI

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Il Movimento europeo in Italia ha riunito in congresso il 6 aprile, nel Parlamentino del Cnel, i suoi sessanta membri collettivi e i soci individuali sostenitori nell’assemblea triennale chiamata a rinnovare gli organi dirigenti.

L’assemblea ha accolto l’adesione della Alleanza delle Cooperative Italiane, di Più Europa e di Volt Italia.

L’assemblea, che aveva confermato a gennaio Pier Virgilio Dastoli alla presidenza, ha approvato le proposte presentate dalla presidenza uscente.

Giorgio Napolitano e Beatrice Rangoni Machiavelli presidenti onorari.

Pier Virgilio Dastoli presidente

Giampiero Auletta Armenise, Daniela Felisini, Nicoletta Parisi e Lia Quartapelle vicepresidenti

Lorenza Bonaccorsi, Claudio Cappellini, Marco Celli, Filippo Ciavaglia, Davide Dorino, Matteo Gori, Leila El Houssi, Susanna Florio, Rossella Muroni, Liliana Ocmin, Francesca Ottolenghi, Loredana Teodorescu, Mariano Votta e Silvio Ziliotto.

I nuovi organi dirigenti rispettano l’equilibrio di genere e generazionale.

Paolo Ponzano è stato confermato, in prorogatio temporanea nell’incarico di segretario generale.

Il collegio dei probiviri sarà formato da Vincenzo Mattina (presidente), Vincenzo Calò e Nicoletta Teodosi.

Il collegio dei revisori dei conti da Vittorio Cidone (presidente), Guido Orlandini e Annita Garibaldi Jallet.

Sono stati confermati i membri di diritto e i soci onorari.

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L’assemblea ha salutato positivamente la costituzione della sezione giovani e la collaborazione con Isa Maggi e gli Stati generali delle donne.

L’Assemblea ha approvato il progetto di una iniziativa sulle culture politiche e l’Europa in collaborazione con le più importanti fondazioni italiane ed europee.

L’assemblea ha adottato il bilancio consuntivo 2021 e il preventivo per il 2022 insieme alle linee programmatiche e alla relazione sulle attività del 2021.

Last but not least l’Assemblea ha adottato dei documenti politici sulla guerra in Ucraina, sull’allargamento dell’Unione europea, sulla difesa comune e sul futuro dell’Europa.