L’11 e 12 maggio si è svolto a Sesto San Giovanni lo “European networking meeting” sul tema EMPOWER CITIZENS FOR THE FUTURE OF EUROPE, promosso dal Movimento Europeo – ITALIA. L’iniziativa è mirata al coordinamento delle diverse reti, associazioni e movimenti che hanno come obiettivo principale il rafforzamento della democrazia e della cittadinanza attiva europea. Hanno partecipato rappresentanti di 18 distinte realtà della società civile, provenienti da diversi Paesi europei. Molte di queste organizzazioni sono nate e si sono sviluppate negli ultimi anni, anche come reazione ad una crescente dialettica e a sentimenti tendenzialmente ostili all’integrazione europea, sempre più presenti negli Stati membri UE.
Dopo un’introduzione del direttore della Rappresentanza della Commissione europea a Milano della Commissione europea, Massimo Gaudina, sul tema delle “consultazioni di cittadini europei”, tali organizzazioni si sono confrontate sulle rispettive priorità d’azione, hanno scambiato best practices sulle modalità con cui ciascuna di esse interviene nel dibattito europeo e sviluppa il rapporto con i cittadini e hanno presentato i loro progetti di attività in vista delle elezioni europee del 26 maggio 2019.
Sulla base di uno schema di lavoro presentato dal Presidente del Movimento europeo in Italia, Pier Virgilio Dastoli, sono stati analizzati e dibattuti tre temi di grande attualità politica:
- il progetto delle “Consultazioni dei cittadini” promosse dal Presidente Macron e concepite dalle reti nel quadro delle prospettive future della democrazia europea,
- il nuovo quadro finanziario europeo – che deve avere una scadenza quinquennale e non di sette anni come proposto dalla Commissione - e le possibili strategie affinché sia fondato sulla democrazia partecipativa e risponda alle aspettative e alle priorità dei cittadini,
- la creazione di strumenti giuridici più efficaci per rendere possibile la difesa collettiva dello “stato di diritto” all’interno dei paesi membri dell’UE.
Su tali questioni sono state definite alcune linee d’azione e si è concordato su alcuni priorità che verranno sottoposte alle istituzioni europee e in particolare:
- l’organizzazione di dialoghi tematici e transfrontalieri sul futuro dell’Europa e la creazione di “giurie popolari” per verificare la coerenza fra le decisioni delle istituzioni e la richieste dei cittadini;
- la partecipazione delle associazioni rappresentative della società civile al negoziato sulle prospettive finanziarie attraverso audizioni promosse dalle commissioni del Parlamento europeo e il rispetto della trasparenza e della pubblicità dei documenti negoziali;
- l’avvio di una iniziativa di cittadini europei sul rispetto dello stato di diritto e l’invio di una petizione al Parlamento europeo.
Questa iniziativa del Movimento Europeo – Italia è stata realizzata a 70 anni dal Congresso dell’Europa all’Aia (1948), che aveva visto molte personalità del secondo dopoguerra porre le basi del processo di unificazione del continente in una prospettiva federale.