Newsletter n.11/2020 - Economia in pillole

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"Le risorse per ripartire ci sono: subito progetti per il paese, anziché litigi ideologici"  è un saggio a cura di economisti del calibro di Carlo Bastasin, Lorenzo Bini Smaghi, Marcello Messori, Stefano Micossi, Pier Carlo Padoan, Franco Passacantando, Gianni Toniolo. Si rivela interessante per una serie di informazioni relative alle risorse stanziate dall’Ue all’Italia e dei programmi per ripartire con dei prestiti vantaggiosi. Le conclusioni degli autori sono incoraggianti: "L’Italia può disporre di risorse adeguate ad affrontare l’emergenza, impostare il riavvio dell’attività economica e avviare gli investimenti ‘trasformativi’ necessari nel nuovo mondo post-crisi, purché abbandoni polemiche pretestuose che ci indeboliscono in Europa e impediscono di utilizzare le risorse disponibili in Italia".

Ricordiamo il duplice intervento, prima della BCE, il 19 marzo, con 750 miliardi e poi, tra l’8 e il 9 aprile, con i piani SURE, BEI e il MES. Gli impegni in acquisti di titoli di stato italiani da parte della BCE possono essere infatti qualificati, secondo il prof. Fabio Colasanti, già Direttore al Bilancio della Commissione Europea, in circa 180 miliardi di euro; “il nostro paese potrebbe far fronte a tutti i suoi bisogni già decisi o prevedibili con le risorse (trasferimenti e prestiti) messe a disposizione dalle altre istituzioni europee e in aggiunta potrebbe disporre del paracadute offerto dalla BCE che prevede interventi che vanno bel al di là del probabile indebitamento aggiuntivo”, sostiene Colasanti.

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