Il Movimento Europeo Internazionale (MEI), che comprende 42 Consigli nazionali e 36 associazioni internazionali, ha tenuto la sua Assemblea federale annuale a Varsavia il 25-26 novembre 2011. Come delegati per il CIME hanno partecipato il Presidente, Pier Virgilio Dastoli, il Vicepresidente, Sergio Pistone, il membro dell’Ufficio di Presidenza Leonardo Cesaretti ed il membro uscente del Board MEI, Ugo Ferruta.
Come Presidente del MEI è stato chiamato a succedere a Pat Cox, Jo Leinen, attuale Parlamentare europeo e che è già stato Presidente dell’Unione Europea dei Federalisti dal 1997 al 2005.
Il Presidente del CIME, Pier Virgilio Dastoli, che insieme a Jo Leinen, Andrew Duff, Guy Verhofstadt, Daniel Cohn-Bendit, Silvie Goulart, Isabelle Durant e Sergio Cofferati, fa parte del Board dello Spinelli Group – in quanto membro del Board del MEI in qualità di ex-Segretario generale – garantirà il collegamento fra il MEI e il Gruppo Spinelli.
Per quanto riguarda la linea politica, il MEI ha approvato una risoluzione i cui punti fondamentali sono i seguenti:
- l’attuale crisi dell’Unione Europea mette in discussione sessant’anni di integrazione europea è può essere superata solo realizzando un’unione politica, economica e fiscale che renda possibili un governo economico europeo affidato ad una Commissione democraticamente legittimata dal Parlamento europeo, la sostituzione dei contributi nazionali al bilancio europeo con risorse proprie (quali una tassa sulle transazioni finanziarie e una vera IVA europea), gli Eurobond e un vero Fondo monetario europeo;
- la convocazione, su iniziativa del Parlamento europeo, di una nuova Convenzione europea dedicata in modo specifico all’unione economica e fiscale e che superi i veti nazionali e implichi decisioni a maggioranza.
L’insieme dei testi approvati in lingua inglese ( EMI Resolutions (1.42 MB))
Si è anche discusso – su iniziativa dei rappresentanti del CIME, che hanno presentato la proposta Iozzo-Ponzano sul New Deal europeo – dello strumento dell’Iniziativa europea dei cittadini, ed è emerso un impegno a utilizzare questo strumento, senza però ancora una decisione sul tema o sui temi che dovranno essere oggetto dell’ICE.
In generale, si può dire che la chiara alternativa “federazione europea subito o disgregazione" sta probabilmente spingendo il MEI verso un maggiore impegno federalista.